Chi sono
Mi chiamo Elisa e sono una psicologa – psicoterapeuta, iscritta dal 2017 all’Albo degli Psicologi della Regione Veneto (Sezione Albo A) con numero 10116.
La mia passione per la psicologia inizia con gli studi all’Università di Padova, dove mi sono laureata nel 2014 appassionandomi a materie quali la neuropsicologia, la psicobiologia e la psicofisiologia, dalle quali è poi nata la decisione di scrivere una tesi sui metodi di rilevazione dello stress-lavoro correlato.
Gli anni seguenti della mia formazione li ho dedicati alla Mindfulness, tecnica di meditazione appresa dal dott. Fabrizio Didonna, presidente dell’Istituto Italiano Mindfulness (IsIMinD), e dal lavoro come tirocinante nella clinica “Villa Margherita”, sita ad Arcugnano (VI), all’interno del reparto “Disturbi d’ansia, dell’umore e disturbi di personalità”. Qui ho deciso che il cognitivismo sarebbe stata la base su cui fondare la mia conoscenza per avvicinarmi ai problemi delle persone, ritenendolo un approccio che mi permette di affiancare coloro di cui mi prendo cura nel raggiungimento dei loro scopi e nella comprensione profonda di come questi siano connessi a pensieri ed emozioni. Molti disturbi emotivi e del comportamento dipendono per l’appunto dalle convinzioni e dai pensieri che abbiamo riguardo al mondo.
Ho pertanto deciso di continuare gli studi iscrivendomi alla “Scuola di Psicoterapia Cognitivo-comportamentale” (APC-SPC) con sede a Verona, spinta dal fatto che i trattamenti appresi all’interno di questo approccio sono basati sulle evidenze, cioè su dati scientifici derivanti da ricerche che sostengono la validità del trattamento. L’esperienza quadriennale svolta all’interno della scuola mi ha convinto ancora di più dell’importanza di avere un costante aggiornamento sui progressi riguardanti il funzionamento umano su cui si fondano gli interventi che attuo. Credo infatti che “tutti i contenuti mentali sono soggettivi ed il potere della scienza sta nel verificare in modo oggettivo la concordanza di molte soggettività individuali” [1].
Il mio lavoro come psicologa inizia nel 2017 nell’ambito della psicologia dell’emergenza, presso uno sportello psicologico dove ho lavorato per due anni in provincia di Venezia, all’interno del quale svolgevo attività di valutazione e sostegno rivolta a tutti coloro che presentavano crisi momentanee del ciclo di vita o problematiche più conclamate (es., disturbi da uso di sostanza, psicosi).
Dal medesimo anno, ho iniziato a sviluppare un’esperienza maggiormente consolidata nel trattamento dei disturbi di personalità presso il Centro di Salute Mentale dell’AULSS6 Euganea, dove ho conosciuto il “Trattamento basato sulla mentalizzazione”, che mi ha appassionato a tal punto da conseguire l’abilitazione a Milano del primo livello di questo trattamento tramite un corso tenuto dal Prof. Anthony Bateman, co-fondatore dell’Anna Freud Centre For Children and Families.
Inoltre, partendo dalla convinzione che le persone non possano essere comprese al di fuori delle loro appartenenze familiari, generazionali, culturali, etno-linguistiche, ho deciso di approfondire l’ambito dell’etnopsichiatria, completando una formazione presso il “Centro Clinico Transculturale Papalagi” di Padova.
Dal 2019 al 2022, infine, ho lavorato con bambini e adolescenti da un punto di vista educativo e di sostegno alla genitorialità collaborando con diversi enti.
Ho imparato in questi anni che la psicoterapia è prima di tutto un’esperienza che genera nuove esperienze. Oggi è meno frequente che ci si perda veramente, in quanto, quando temete di aver imboccato la strada sbagliata, tirate fuori lo smartphone, toccate lo schermo e trovate le vostre coordinate via satellite. Esistono app in grado di dirvi se il vostro treno è in ritardo. Esistono siti capaci di suggerirvi quali libri e quali film vi piaceranno sulla base dei vostri consumi precedenti.
Ma ci sono risposte che vanno cercate in altro modo. Ed io mi occupo di questo.
[1] Antonio R. Damasio “Emozione e Coscienza” Milano Adelphi 2000.